Nasce nel 1770 a Bonn da una famiglia di umili origini:il
padre e il nonno erano cantori di corte e da loro riceve una precoce istruzione
musicale.Nel
1784 è nominato organista della cappella dell’arcivescovo Maximilian Fritz e
violinista nell’orchestra di corte.
Le
idee illuminate di questo principe avevano trasformato il clima un po’
stagnante della cittadina tedesca e Beethoven comincia a frequentare ambienti
stimolanti in cui soddisfare la sua sete di cultura.Nel 1792 ottiene il
permesso di recarsi a Vienna per perfezionare la sua formazione;qui infatti
studia con Haydn e qui rimarrà per il resto della sua vita.
Le sue straordinarie abilità di pianista e di improvvisatore gli
spalancano le porte dei più importanti salotti viennesi:l’ammirazione e la
protezione offertagli da alcuni intelligenti aristocratici gli consentono di
lavorare serenamente e di manifestare il suo pensiero.
Dal
1775 al 1815 Beethoven conosce un periodo di grande celebrità e scrive le
sue opere più importanti,tra cui le sonate
per pianoforte,I Concerti n.3 e 4 per pianoforte e orchestra,alcune delle nove sinfonie,la Messa in do maggiore
,alcune musiche di scena e il Fidelio..
Già nel 1795 si manifestano i primi sintomi della sordità e il musicista è costretto ad abbandonare la carriera concertistica.Al 1802 risale il famoso”testamento di Heiligenstadt”in cui accetta l’infermità come definitiva e afferma che solo con la consapevolezza di ciò che gli può ancora offrire con la sua musica lo distoglie dall’idea del suicidio.Certo anche alla sordità si deve lo stato di profonda solitudine ,ai limiti dell’isolamento,in cui egli vive gli ultimi vent’anni ,segnati dal fallimento di diversi progetti matrimoniali,da malattie e avversità familiari .Ciò nonostante in questi anni nascono i capolavori della maturità:sono le ultime sonate per pianoforte,gli ultimi quartetti,è la Nona sinfonia.
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