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10/04/12

Cosi fan tutte

Locandina della prima rappresentazione
Il titolo originale di "Cosi fan tutte" è "Cosi fan tutte ossia la scuola degli amanti".Quest'opera lirica è stata composta nell'autunno del 1789 ed è stata finita nel Gennaio del 1790.E' divisa in due atti ,la musica è di Wolfgang Amadeus Mozart e il libretto è di Lorenzo da Ponte.La sua lingua originale è l'italiano e i personaggi sono:
  • Fiordiligi, dama ferrarese abitante in Napoli (soprano)
  • Dorabella, dama ferrarese e sorella di Fiordiligi (soprano)
  • Guglielmo, ufficiale, amante di Fiordiligi (basso)
  • Ferrando, ufficiale, amante di Dorabella (tenore)
  • Despina, cameriera (soprano)
  • Don Alfonso, vecchio filosofo (basso)
 LA TRAMA:
Atto primo
In una bottega di caffè a Napoli, assieme a Don Alfonso siedono i due ufficiali militari Ferrando e Guglielmo che vantano la fedeltà delle loro fidanzate, Dorabella e Fiordiligi, sorelle.
Don Alfonso li contraddice affermando (dandosi arie da filosofo cinico) che la fedeltà femminile non esiste e che, se si presentasse l'occasione, le due innamorate dimenticherebbero subito i loro fidanzati e passerebbero a nuovi amori.

A seguito di questa dichiarazione, i due intendono sfidarlo a duello per difendere l’onore delle future spose.Don Alfonso scommette cento
A seguito di questa dichiarazione, i due intendono sfidarlo a duello per difendere l’onore delle future spose.
Don Alfonso scommette cento

Atto secondo

Nella loro camera Fiordiligi e Dorabella vengono convinte da Despina a '"divertirsi un poco, e non morire dalla malinconia", senza mancare di fede agli amanti, s’intende. Giocheranno, nessuno saprà niente, la gente penserà che gli albanesi che girano per casa siano spasimanti della cameriera. Resta solo da scegliere: Dorabella, che decide per prima, vuole Guglielmo, e Fiordiligi apprezza il fatto che le spetti il biondo Ferrando.
Nel giardino sul mare i due albanesi hanno organizzato una serenata alle dame, i suonatori e i cantanti arrivano in barca. Don Alfonso e Despina incoraggiano gli amanti e le donne a parlarsi e li lasciano soli. Fiordiligi e Ferrando si allontanano, suscitando la gelosia di Guglielmo, che offre un regalo a Dorabella e riesce a conquistarla. Fiordiligi è sconvolta, capisce che il gioco si è mutato in realtà. Quando Ferrando si accomiata ella ha un attimo di debolezza e vorrebbe richiamarlo, poi rivolge il pensiero al promesso sposo Guglielmo e si proclama a lui fedele. Questi è impacciato nel comunicare a Ferrando che Dorabella ha ceduto facilmente, ma è felice del fatto che Fiordiligi si sia dimostrata "la modestia in carne", commentando l’infedeltà di Dorabella.
In casa, Dorabella esorta Fiordiligi a divertirsi. Fiordiligi decide di travestirsi da ufficiale e raggiungere il promesso sposo sul campo di battaglia: si fa portare delle vesti maschili, si guarda allo specchio, constata il fatto che cambiare abito significa perdere la propria identità; immagina di trovarsi già sul posto e che Guglielmo la riconosca, ma Ferrando la interrompe, e chiede la sua mano, rivolgendosi a lei con parole che probabilmente Guglielmo non le ha mai detto. Guglielmo ha assistito al dialogo, è furente, e anche Ferrando odia la sua ex fidanzata, ma Don Alfonso, che ha dimostrato quanto voleva, li esorta a finire la commedia con doppie nozze: una donna vale l’altra, meglio tenersi queste "cornacchie spennacchiate"". Don Alfonso spiega di non voler accusare le donne, anzi le scusa, è colpa della natura se "così fan tutte".
Nella sala illuminata, con la tavola imbandita per gli sposi, Despina organizza i preparativi e il coro di servi e suonatori inneggia alle nuove coppie. Al momento del brindisi Fiordiligi, Dorabella e Ferrando cantano un canone, su un tema affettuoso, da musica da camera, mentre Guglielmo si mostra incapace di unirsi a loro e commenta: "Ah, bevessero del tossico / queste volpi senza onor!".
Il notaio (che è ancora Despina travestita) fa firmare il finto contratto nuziale. Ma un coro interno intona "Bella vita militar!" e le sorelle rimangono impietrite: tornano i fidanzati. Nascosti gli albanesi in una stanza, esse si preparano ad accogliere Ferrando e Guglielmo, che fingono di insospettirsi quando scoprono il notaio e il contratto. Don Alfonso si giustifica: ha agito a fin di bene, per rendere più saggi gli sposi. Le coppie si ricompongono come in origine e tutti cantano la morale: "Fortunato l’uom che prende / ogni cosa pel buon verso, / e tra i casi e le vicende / da ragion guidar si fa".
zecchini per provare ai due amici che le fidanzate non sono diverse dalle altre donne: per un giorno, Ferrando e Guglielmo dovranno attenersi ai suoi ordini.
Intanto nel giardino della loro casa sul
golfo Fiordiligi e Dorabella contemplano sognanti i ritratti dei fidanzati, ma poi si preoccupano perché sono le sei del pomeriggio e i due amanti non sono ancora venuti a trovarle, come fanno di solito.
Ad arrivare è invece Don Alfonso, che reca loro una notizia terribile: i fidanzati sono stati richiamati al fronte e devono partire all’istante. Arrivano Ferrando e Guglielmo e fingono anche loro di dover partire.
La cameriera Despina, complice di Don Alfonso, espone alle sorelle le proprie idee circa la fedeltà maschile ed esorta Fiordiligi e Dorabella a "far all’amor come assassine": i fidanzati al fronte faranno altrettanto. Don Alfonso cerca l’aiuto di Despina, promettendole venti
scudi se insieme riusciranno a far entrare nelle grazie delle sorelle due nuovi pretendenti.
Ferrando e Guglielmo si presentano allora vestiti da ufficiali
albanesi.
Le padrone irrompono furenti per la presenza degli sconosciuti e i finti albanesi si dichiarano spasimanti delle sorelle. Don Alfonso presenta gli ufficiali come Tizio e Sempronio, suoi cari amici.
Alle loro rinnovate e caricaturali offerte d’amore, Fiordiligi risponde che serberanno fedeltà agli amanti fino alla morte. Fiordiligi e Dorabella si ritirano.
Don Alfonso si allontana con gli albanesi, che poco lontano fingono di bere un veleno.
Don Alfonso finge di andare in cerca di un medico e lascia i due agonizzanti davanti alle esterrefatte sorelle, che iniziano a provare compassione.
Arriva Despina travestita da medico, declamando frasi in un
latino maccheronico e fa rinvenire gli albanesi toccandoli con una calamita. I finti albanesi rinnovano le dichiarazioni di amore e abbracciano le donne.
Despina e Don Alfonso guidano il gioco esortando le donne ad assecondare le richieste dei nuovi spasimanti resuscitati, i quali si comportano in modo molto passionale.
Quando i due pretendono un bacio, Fiordiligi e Dorabella si infiammano indignate e rifiutano.

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